Affiliate Marketing: cos’è e come funziona l’affiliazione
L’Affiliate Marketing o Performance Marketing è un elemento che non si può sottovalutare se vogliamo ottenere risultati dal digital marketing.
Tra tutti i canali disponibili l’Affiliate Marketing spicca perché si tratta del canale a performance tra i più noti e il marketing di affiliazione rappresenta una nuova forma, nata online, di marketing digitale di grande successo.
Essendo un canale potente, molto diffuso ma anche piuttosto complesso nel suo genere, è necessario innanzitutto definire i propri obiettivi, documentarsi adeguatamente prima di spenderci soldi e infine decidere la migliore strategia più adatta al nostro business sfruttando al meglio la forza del mezzo.
Spesso online si cerca cos’è la logica dell’affiliazione attraverso la definizione di Affiliate Marketing oppure ancora di raccogliere quante più recensioni e opinioni complete su come fare e come funziona l’Affiliate Marketing in Italia, le piattaforme di affiliazione e persino fare Affiliate Marketing senza sito.
Scopriamo insieme in questo articolo, andando con ordine, tutte le risposte che cerchiamo.
Affiliate Marketing: scopri come può esserti utile
Per capire meglio cos’è l’affiliate marketing e come può esserti utile, bisogna prima di tutto partire dal concetto di rete vendita e conoscere le sue principali funzionalità:
Capacità di poter generare la maggiore quantità di contatti che nel mondo dell’offline significa traffico sul proprio punto vendita.
Creare un rapporto di fiducia con i potenziali clienti.
Quindi online come funziona il tutto?
Sicuramente, esiste un’eredità nella rete vendita del mondo offline che viene presa nel settore digitale dall’affiliate marketing, ovvero dalle reti di affiliati.
Gli affiliati online (blogger, portale editoriale, magazine….) sono tutti quegli interlocutori in grado di generare del traffico dai motori di ricerca, dai social e da altri canali capaci di acquisire la fiducia di un pubblico al quale poi poter veicolare un prodotto o servizio.
Ma per capire meglio come funziona l’affiliazione facciamo un esempio:
Quello di un blogger che si occupa di tecnologia.
Se questo blogger scrive con costanza, avrà la possibilità di acquisire nel tempo un certo traffico dal motore di ricerca e dai social network attraverso le condivisioni dei propri articoli e risorse.
Parte di questo flusso nel tempo probabilmente si fidelizzerà diventando fan, followers o sottoscrittore di newsletter. Vuol dire che il suo pubblico arriverà a fidarsi di lui quando dovrà prendere delle decisioni nel settore tecnologico dandogli l’occasione di monetizzare.
In che modo può farlo?
Sottoscrivendo degli accordi con aziende che vendono prodotti tecnologici; di esse e dei loro prodotti, parlerà in maniera competente e credibile.
In questo modo, ogni volta che dal proprio articolo un utente visita il sito dell’azienda e acquista qualche prodotto o servizio guadagnerà una provvigione.
Tutto questo cosa può significare per te?
Bene, se sei un imprenditore, significa che grazie alla tua rete di affiliati potrai generare delle vendite aggiuntive rispetto a quello che sei in grado di produrre da solo.
Affiliate Marketing: cos’è
L’Affiliate Marketing è di fatto un canale esclusivamente a performance: l’inserzionista paga solamente per i risultati generati dal programma di affiliazione in base agli obiettivi da lui stesso stabiliti.
Per meglio dire, rispetto a tutte le altre forme di gestione pubblicitaria nel digitale, ha un modello di ingaggio commerciale completamente diverso: si paga la vendita e non si paga lo spazio.
L’Affiliate Marketing è un canale promozionale facente parte delle nuove forme di marketing nate online.
Consiste in un accordo commerciale fra tre soggetti: Il primo soggetto è il merchant o inserzionista (advertiser) che promuove un programma di affiliazione per reclutare publisher o affiliati per promuovere il proprio business online.
Il secondo soggetto è il publisher o affiliato che partecipa al programma iscrivendo il proprio sito web, portale o web property inserendo il codice JavaScript che ospiterà le inserzioni.
Il publisher successivamente tramite attività di promozione search engine optimization (SEO) e search engine marketing (SEM) acquisirà traffico sul proprio presidio web promuovendo le inserzione del merchant insieme ai propri contenuti.
Il terzo soggetto è la piattaforma di affiliazione, ovvero il soggetto che mette a disposizione il KnowHow e la tecnologia per gestire i pagamenti, lo scambio di materiale pubblicitario e risolve le contestazioni tra i vari publisher.
Affiliate Marketing: caratteristiche del rapporto
Il modello di remunerazione dell’Affiliate Marketing è perciò prevalentemente quello a:
- CPA ovvero cost per action – va in base al carrello ed è una percentuale
- CPL ovvero cost per lead – è rappresentato da un costo fisso
Oltre ai modelli di remunerazione di affiliate puro sopra indicati ci sono anche:
- CPM ovvero cost per mille impression – ossia le visualizzazioni, è molto usato per fare brand awareness
- CPC ovvero cost per click – la remunerazione scatta nel momento in cui l’utente clicca e atterra sul sito del merchant
Esaminiamo ancora più da vicino questo rapporto commerciale facendo dei semplici esempi.
Il rapporto di affiliazione è un rapporto cosiddetto win-win: io inserzionista devo fare della pubblicità per promuovere un prodotto/servizio, per far fare un acquisto, per far registrare qualcuno al mio sito.
Io publisher devo erogare pubblicità quindi se ho fatto fare l’azione all’utente, ho vinto: perché tu mi pagherai una commissione.
Io inserzionista se sono riuscito a far fare l’azione ho vinto, perché ne ho un ritorno economico.
Ovviamente un ROI lo avrà anche la piattaforma di affiliazione facente da intermediario.
In sostanza, l’Affiliate Marketing è un rapporto in cui non ci si basa sul principio dell’erogazione pubblicitaria, bensì sul rapporto commerciale: io inserzionista faccio diventare i miei publisher la mia forza vendita.
Semplificando, io ti do del materiale pubblicitario e tu lo devi pubblicare e vendere al posto mio.
Trasportato nel mondo reale è come se ad esempio chiedessi ad alcune persone di fare del volantinaggio per me, assicurandomi che li pagherò per ogni ingresso che avrò nel mio locale.
Essendo però il mondo dell’Affiliate Marketing tutto digitale, qui avremo solamente materiali web prettamente tecnici, interamente intermediati dalla tecnologia.
Come dicevamo prima anche la piattaforma di affiliazione deve avere una remunerazione.
Facendo un semplice esempio nel mondo reale, è come se io proprietario volessi guadagnare sugli ingressi nel mio locale tramite volantinaggio, anziché occuparmene personalmente, chiedessi a qualcuno di trovarmi i migliori addetti al volantinaggio e io assicurassi all’incaricato una buona e alta percentuale di compenso su tutta l’attività di volantinaggio andata a buon fine di quegli addetti.
All’interno delle caratteristiche dell’Affiliate Marketing, il concetto di intermediazione come standard funziona così nella maggioranza dei casi: fatto un ricavo, l’inserzionista offre al publisher il 70% della commissione.
Il 30% della commissione spetta alla piattaforma di affiliazione. Facendo un esempio in cifre, se stabilisco come inserzionista che per ogni 100€ che ricavo grazie a questa attività di marketing dovrò dare a questo sistema di affiliazione, formato dalla piattaforma e dai publisher, 10€ ogni 100€, darò 7€ al publisher e 3€ alla piattaforma.
Tuttavia non è una regola fissa nel sistema commissionale, esistono delle situazioni per cui può succedere che la piattaforma di affiliazione scelga di riconoscersi molto meno, come anche il 10% o il 5% della commissione.
Capita se si parla di clienti, di inserzionisti di altissimo cabotaggio che producono grandissimi fatturati, i quali hanno grandi capacità di scalare le spese del sistema di affiliazione in maniera importante.
Come funziona l’Affiliate Marketing
Quale può essere un tipico ciclo di Affiliate Marketing?
Per capire realmente come funziona il sistema di affiliazione, guardiamo la cosa dal punto di vista non da addetti, ma da utenti.
Mettiamo il caso che navighiamo normalmente su un sito qualunque, ma più o meno di nostro interesse da consumatore.
Mentre scorriamo l’occhio tra notizie ed articoli, ci imbattiamo in inserzioni pubblicitarie.
Tali inserzioni possono catturare o meno la nostra attenzione.
Se riescono a catturarla, potenzialmente guadagnano il nostro click e finiamo sul sito del merchant o inserzionista.
Se decidiamo inoltre di comprare un oggetto sullo stesso sito, si crea un circolo virtuoso che parte dal nostro primo click e quindi dal nostro primo ingresso, per finire ad una vendita.
Cosa è successo dunque?. Abbiamo preso parte ad un vero e proprio ciclo di transazione commerciale.
Si è attivato un meccanismo tecnologico per cui il sito dell’inserzionista ha chiamato la piattaforma di affiliazione, che ha intercettato il tipo di vendita marcandola come effettuata grazie ad un click proveniente da un suo publisher o inserzionista.
In questo caso scatta la notifica di pagamento per la buona riuscita della transazione secondo le commissioni pattuite.
Alcuni brand noti che utilizzano efficacemente l’Affiliate Marketing sono:
- Amazon e Amazon BuyVIP
- Zalando
- Yoox
- Expedia
- eDreams
- Hotels.com
In sostanza lo utilizzano per ottenere risultati altamente qualificati per il loro business.
Da cosa è costituito l’Affiliate Marketing
L’Affiliate Marketing viene utilizzato per generare risultati immediati e misurabili come:
- Vendita
- Lead
E’ il mezzo di marketing più efficiente attualmente nel digitale.
Se utilizzato bene richiede:
- Creazione di una base affiliati solida
- Gestione quotidiana e granulare
Al contrario di quanto si crede, gli affiliati che portano risultati, come vedremo, non sono quelli che utilizzano il mezzo display adv.
Infine, è uno strumento che può risentire in termini di efficacia:
- Se il brand/prodotto è poco noto
- Se il prodotto non è appetibile
Affiliate Marketing: caratteristiche tecniche
Un programma di affiliazione efficace è composto da un payout incentivante (distribuzione di utili netti sotto forma di dividendi), da policy restrittive ma tutelanti per i publisher più performanti e da formati creativi accattivanti.
Le tipologie di pagamento adottate dalla piattaforma di affiliazione rispettano le caratteristiche del canale promozionale, ovvero esclusivamente a performance e necessitano di un sistema di tracciamento per la tutela del lavoro promozionale fatto dai publisher.
Il tracciamento viene effettuato con delle codifiche in codice JavaScript che generano tipologie di pagamento come il CPC ed il CPM, ovvero l’attribuzione del compenso per l’acquisto generato a giorni di distanza dal click effettuato e dalla impression riscontrata.
Questa è una pratica affinata negli anni che oggi sembra essere la più diffusa e la più apprezzata dai publisher.
La differenza tra l’Affiliate Marketing e il classico Marketing su Internet consiste nel ricevere un compenso soltanto dopo un’azione effettuata sul sito dell’affiliato (CPA = Cost per Action, CPL = Cost per Lead) e le altre forme di retribuzione CPC e CPM.
Gestire un programma di Affiliate Marketing
La gestione di un programma di Affiliate Marketing è un processo più complesso di quanto possa sembrare inizialmente, teniamo perciò a mente queste cose:
- Un Affiliate Network non è un buco nero all’interno del quale mettiamo delle inserzioni e riceviamo denaro;
- Il programma di Affiliate Marketing è un processo prima di tutto consulenziale nei confronti dell’inserzionista: se un programma non funziona è probabile che qualcosa non abbia funzionato in questo processo;
- I publisher devono essere gestiti ed è necessario riconoscere quelli più performanti per poter promuovere presso di loro il programma;
- Gli affiliati costituiscono una “sales force” da incentivare costantemente. E’ necessario attivare promozioni e “competizioni” fra i publisher;
- I publisher fanno richiesta per partecipare al programma, è necessario fare lo screening almeno una volta a settimana per mantenere vivo il programma;
- In un programma di successo la coda dei publisher può essere lunga, è necessario controllare costantemente l’attività di ciascuno di essi, alcuni potrebbero mettere in campo metodologie borderline che non generano alcun valore e corrispondono di fatto a delle truffe;
- E’ necessario fare un check periodico della validità delle sales/lead generate ed eventualmente procedere alla cancellazione di quelle non valide per non pagare agli affiliati azioni che non corrispondano a una revenue per l’inserzionista.
Azioni base per lanciare un programma di Affiliate Marketing
- Concordare con l’inserzionista la/le action da remunerare, la commissione e la necessità di utilizzare o meno una landing page;
- Creare il programma in piattaforma, generare i codici di tracciamento e, se richiesto, settare la piattaforma per erogare le creatività;
- Lanciare il programma con una newsletter a tutti i publisher iscritti alla piattaforma, in modo che vengano a sapere del nuovo programma;
- Reclutare i publisher più performanti e attinenti alla tipologia di inserzionista
- Effettuare lo screening dei publisher che hanno fatto domanda al programma (1 volta / settimana)
- Monitorare i risultati;
- Pianificare azioni di incentivazione dei publisher;
- Effettuare la verifica delle action ed eventuale cancellazione dei fake (1 – 2 volte / mese);
- Eseguire azioni di costante rinnovamento delle creatività;
- Pianificare comunicazione agli affiliati su promozioni e ogni opportunità di incremento dei risultati.
Crisis management cos’è?
Traffico eccessivo Vs Poche conversioni -> ISSUE -> Gli affiliati high traffic possono generare una quantità di traffico eccessiva, fino (in alcuni casi) a far cadere il server dell’inserzionista.
Il conversion rate si riduce notevolmente a causa del modello di questi publisher che giocano sui grandissimi numeri.
Soluzione -> bloccare l’affiliato/i , come conseguenza ci sarà una riduzione dei volumi di conversion, ma il programma tornerà “pulito”.
Quantità eccessiva di fake conversion -> ISSUE -> Prevalentemente si registra nei programmi a CPL, dove è più facile generare false conversioni.
Soluzione -> Check degli affiliati, se fra questi sono presenti Incentive marketing o siti che offrono programmi di “coregistrazione”, devono essere eliminati.
E’ probabile che sia necessario eliminare le conversioni fake anche ex post e risarcire l’inserzionista almeno in parte.
Mancato tracciamento delle conversioni -> Non dovrebbe mai presentarsi questo problema in un programma maturo, perché all’atto del lancio tutte le issue tecniche devono essere già state risolte.
- Se dovesse presentarsi è necessario assicurarsi che l’inserzionista non abbia rimosso i codici di tracciamento dal proprio sito;
- Nel caso richiedere un risarcimento per le conversioni non tracciate;
- Se i codici non vengono reinseriti entro 48h dopo la segnalazione, in alcuni casi (se il contratto lo prevede) si può addebitare il costo relativo ai click generati;
- Keyword marketing non conforme alle indicazioni del programma;
- Spesso i keyword marketer comprano il brand del cliente su Google anche quando questo è vietato dalle linee guida dell’inserzionista;
- Nel caso questo accadesse è necessario cancellare tutte le conversioni così generate dall’affiliato.
Affiliate Marketing: qual è il suo mercato?
In genere si sente parlare molto di più di SEM, Search Engine Marketing, e di Google che di Affiliate Marketing.
Questo perché Google, con i suoi servizi e le sue piattaforme, è estremamente più conosciuto a conti fatti.
Non solo: il SEM con Google ha tuttora conservato lo stesso livello di efficienza ed efficacia che aveva una decina d’anni fa quando non c’era AdWords Editor.
Dove fare Affiliate Marketing? In quale mercato?
C’è da fare una premessa iniziale. Se n’è parlato molto meno in questi anni di affiliazione e dei suoi meccanismi.
Questa minor diffusione, si parla dell’1% attuale a cui si è arrivati nel mercato digitale, non è dovuta affatto al concetto che la macchina non funzioni o che abbia problemi tecnici, e nemmeno che non porti risultati o che richieda troppa cura.
È dovuta soprattutto alla cattiva, per non dire pessima, gestione delle sue reali potenzialità.
Gli utilizzatori hanno promesso potenzialità e obiettivi fallaci, e quindi hanno tentato più volte nel lungo periodo di utilizzarla per fare cose sbagliate e realmente non sfruttando la vera forza che questo mezzo poteva rendere anche economicamente.
Tutto questo purtroppo su scala mondiale.
Guardando l’Affiliate Marketing in Italia, si può dire che funzioni bene e che potrebbe far ottenere un ritorno sull’investimento ancora molto più proficuo.
Soffermiamoci per un attimo sull’1% di diffusione dell’Affiliate Marketing e proviamo a fare un esempio per capire meglio il concetto. Immaginiamoci di spendere 1000€ in pubblicità: 990€ ci portano 5000€, ovvero il 500%; quell’1% mancante ovvero 10€, da solo ci fa guadagnare altri 500€.
Quindi il 10% del nostro ricarico è portato da quell’1% in Affiliate Marketing.
Tirando le somme, in questo modo siamo riusciti a costruire un solido sistema di digital marketing con i nostri 990€; essi hanno correttamente fertilizzato quell’ultimo euro che, pagato da noi solamente a risultati ottenuti, ci ha riportato a casa un ulteriore 10% di ritorno sull’investimento.
Si può dire che in realtà questa bassa diffusione dell’Affiliate, con queste indubbie potenzialità, non è da considerarsi così negativa.
Si può affermare piuttosto, come dato di fatto, che l’Affiliate Marketing faccia parte nativamente dell’essere il pezzo piccolo e residuale della pianificazione.
Perché fare Affiliate Marketing?
Proviamo a guardare nell’immagine, si tratta di una customer journey purchase per coloro che devono rinnovare o attivare una nuova assicurazione auto.
In un ecosistema in cui la maggior parte delle transazioni avviene ancora in percentuali diverse da desktop, tablet e smartphone e abbiamo nel 69% in media dei casi consumatori interessati, vediamo soprattutto che i touchpoints di ricerca, che contribuiscono ad una transazione tipo e che generano valore immediato e misurabile, sono ancora oggi quasi tutti strumenti di performance marketing gestiti tramite l’Affiliate Marketing e dal mondo dell’affiliazione:
- Pcs (Search)
- Advice
- Social Media
- Cash Back
- Broker
- Provider
Come si colloca nel media mix e qual è la sua efficienza? Guardando l’immagine, vediamo che in una piramide rovesciata ideale in cui sulle ascisse mettiamo efficacia e sulle ordinate mettiamo efficienza, lo strumento che è maggiormente efficiente va in fondo alla piramide.
Nell’ordine avremo quindi:
- Rich-media / Video Strategy (più efficace e più visibile in termini di volumi, ma meno efficiente)
- Engagement Retargeting / Display ADV (verso chi non ha cliccato / interagito)
- Search (ad es. annunci textlink, comunque più efficiente del display, dove un click dà un primo segnale di performance)
- Affiliate Marketing / Retargeting (meno efficace e meno visibile in termini di volumi, ma più efficiente)
Strumenti e piattaforme da utilizzare
Abbiamo visto finora com’è il sistema macroeconomico dell’Affiliate Marketing. Cosa manca? Uno dei 3 attori che rende possibile tecnologicamente tutto questo, le piattaforme di affiliazione.
Le più note piattaforme di Affiliation Marketing ad oggi disponibili sono:
- Tradedoubler (Europa)
- Zanox (Europa, qualche anno fa si è comprata la società inglese Affiliate Window creando un polo di affiliazione in Europa, in termini di fatturato, attualmente imbattibile)
- Commission Junction (Il più grande degli Stati Uniti, in Europa non esiste)
- Netaffiliation (Spagna)
- Public Idées (Francia)
Ma ne manca ancora una, manca la più importante piattaforma di affiliazione al mondo, quella che ha dato la giusta ispirazione per creare tutto questo: Amazon Associates.
Amazon ha dunque creato un proprio sistema di affiliazione interno che nel tempo è diventato il più potente al mondo.
La leggenda vuole che sia stato proprio Amazon ad inventarsi un sistema di affiliazione.
La storia narra di un blog che ha proposto a Jeff Bezos, CEO di Amazon, di farsi dare dei banner di Amazon e di farsi pagare solo nel caso fosse riuscito a fargli vendere più libri (ai tempi Amazon è nato proprio da qui).
Jeff Bezos entusiasta dell’idea mise in piedi un sistema per fare proprio questo.
Ad oggi vanta milioni di siti affiliati, facenti capo a centinaia di migliaia di publisher un giro di affari intorno al biliardo, cioè 1000 alla quinta e quindi mille bilioni. Da capogiro.
Si potrebbe pensare: può un inserzionista essere un’azienda normale che vuole far conoscere il suo brand? Forse sì.
Per meglio dire può esserlo ma qualcosa lo deve pur remunerare.
Vendo qualcosa sul mio sito? Mi devo portare dei clienti a cui devo vendere un servizio?
Posso voler far registrare utenti ad una newsletter quindi per acquisire lead?
Tutto si può fare ma l’importante è che dev’essere conveniente per il publisher.
Come imparare a fare Affiliate Marketing
Per imparare a fare bene Affiliate Marketing o marketing di affiliazione è essenziale fare degli esempi di inserzionista tipico e di publisher tipico, in modo da identificare qual è il nostro obiettivo di business e capire da che parte stare e cosa servirà per poter partire.
Da inserzionista: la mia società apre un programma di affiliazione
- E-commerce company
- Finance company (banche, società di prestito al consumo)
- Insurance (assicurazioni auto, casa…)
- Instant selling company (Groupon)
- Comparatori (preventivi auto, moto…)
E-commerce company (es: Expedia, Yoox, IBS, Groupon…)
Modello CPA (cost per action / sale)
Modello di remunerazione per il publisher revenue share
Esempi commissionali
Considerando che il carrello medio dell’acquisto sul sito di ecommerce sia € 300, il margine medio dell’advertiser il 30% (net profit € 90); la commissione sarà una percentuale (tendenzialmente un 5 – 10%) del net profit medio.
Un CPA fisso, se i prodotti venduti generano una revenue unitaria media abbastanza o completamente uniforme (calcolato sempre su un 5/10% del net profit).
Criticità : Difficile generare grandi volumi se il cliente non è un grande player con già una big reputation sul mercato.
Finance Company, Comparatori, Insurance (es: Findomestic, Direct Line, Mutui Online)
Modello CPL (cost per lead)
Modello di remunerazione per il publisher CPL puro
Si adotta quando l’obiettivo del cliente è generare un contatto da trasformare in un secondo momento in un cliente; il CPL è calcolato dal cliente in base al lifetime value dell’utente, al valore medio del utente convertito e al proprio costo interno di conversione (CRM, call center etc.).
Il modello di share della commissione fra publisher e network non cambia (30% / 70%). Criticità: modello molto esposto alle fake conversion.
Instant Selling, Private Selling (Privalia, Groupon)
Modello Misto
Modello di remunerazione per il publisher CPL + CPS
Si adotta quando l’obiettivo del cliente è generare un contatto con conversion rate alti e in brevi periodi.
Publisher e network sono perciò stimolati a dare maggior visibilità al programma dalla doppia commissione.
Il modello di share della commissione fra publisher e network non cambia (30% / 70%).
Criticità: si tratta di modelli di business sempre in evoluzione, è verosimile che anche i modelli di remunerazione cambino in poco tempo (riduzione delle commissioni, eliminazione della parte CPS).
Da affiliato: sono un publisher che partecipa al programma di affiliazione
- Siti / Blog (display ADV)
- Motori di comparazione (Trovaprezzi, Kelkoo…)
- Couponing Site (Codicesconto.com)
- Email Marketing (Antevenio)
- Keywords Marketers
Display Adv / Retargeting
Formati banner
Grande visibilità al brand/prodotto oggetto del programma.
Scarso potere di conversione Post click. Più opportunità se il programma prevede il Post view.
Motori di comparazione
Formati banner / Feed schede prodotto
L’utente visualizza le schede prodotto dell’inserzionista all’interno del motore di comparazione.
Grande potere di conversione perché l’utente viene esposto a pubblicità in modalità “pull”.
Funziona solo se il prodotto è competitivo in termini di prezzo, perché viene confrontato con i suoi competitor!
Couponing Site / Loyalty sites
Formati txt + immagine / Banner
I Couponing Site sono siti che raccolgono e pubblicano le operazioni di scontistica e promozione dai siti di ecommerce;
I Loyalty sites sono operazioni legate alla raccolta punti su loyalty program a cui gli inserzionisti possono aderire con promozioni sulla vendita del proprio prodotto.
Grande potere di conversione grazie al fattore promozionale. Approccio molto complesso nel mercato italiano, dove il couponing non è tradizionalmente presente nella “cultura di marketing”.
Email marketing
Una delle modalità push più efficaci.
Il prodotto viene promosso attraverso la sponsorizzazione di email inviate (o anche da newsletter create gratuitamente) dai publisher a grandi database di utenti.
Ottimo potere di conversione nei programmi a Lead.
Sconsigliato per i programmi a sales perché il potere di redemption sulla vendita è bassissimo.
Keyword marketers
Sono “agenzie” che acquistano keyword su Google per promuovere il prodotto del cliente.
Ottimi affiliati quando l’inserzionista non gestisce una propria campagna su Google.
La maggior parte delle conversioni si generano sulla keyword di brand e non sempre l’inserzionista permette che sia comprata.
Facciamo infine un confronto tra pregi e difetti dei vari modelli disponibili nell’Affiliate Marketing:
CPA
- Commissioni mediamente più alte
- Sostenibilità nel lungo periodo
- Difficile generare grandi volumi se dietro non c’è un prodotto molto solido
CPL
- Commissioni più basse
- Più facile generare risultati
- Possibilità di mettere in campo molti più affiliati
- Molto esposto alle fake lead
CPA + CPL
- Tutti i vantaggi dei due modelli
- Difficile che le commissioni rimangano stabili per lunghi periodi